La storia quasi dimenticata del motoscafo più veloce d’Europa dagli anni ’20.

Fritz von Opel, il cui nome completo era Fritz Adam Hermann von Opel, nasce a Russelsheim nel 1899. E’ il nipote di Adam Opel,fondatore della compagnia Opel.

Fritz, nonostante una laurea conseguita a Darmstad, non venne ritenuto in grado di gestire l’impresa di famiglia, e fu così messo ai margini dell’ impero Opel.

Cercò riscatto e fama con sue imprese dedicate alla velocità. Corse con tutto quello con cui si può correre: slitte, macchine, mezzi su rotaia, aerei, motociclette. Tutto immancabilmente spinto da a razzi, tranne che per i motoscafi, con i quali rimase legato ai motori a pistoni (Mayback …..non Opel).

Fritz soprannominato all’epoca “Rocket Fritz”, è riuscito a non farsi dimenticare più per i suoi strampalati tentativi (più empirici che scientifici) di raggiungere alte velocità con qualsiasi mezzo che per le sue capacità imprenditoriali.

Con questo articolo parliamo di un bellissimo modello interamente auto costruito dal socio Roberto Donati e riscopriamo la storia di quello che fu negli anni venti il motoscafo più veloce d’europa: l’ “Opel II”,

La genesi di questo motoscafo non è chiarissima ma sappiamo per certo che, in seguito a gravi conflitti con l’ONS (Oberste Nationale Sportbehörde, allora l’autorità sportiva più alta della Germania) nell’estate del 1926, Opel fu esclusa dalle corse automobilistiche fino alla fine del 1927. Questa decisione potrebbe aver motivato von Opel, che lavorava nel reparto corse di Opel, ad esplorare nuove aree e a farsi costruire una barca da regata.

La barca, costruita nel 1926 da Jupp Rüddel, direttore dello stabilimento di Maybach (ed infatti due motori Maybach da 260 hp costituivano la propulsione dell’Opel II) lunga di 10,5 metri poteva raggiungere una velocità massima di 106,2 km / h ed una velocità media di 101,2 km / h, rendendolo il motoscafo più veloce in Europa e il secondo più veloce nel mondo. Dopo l’acquisto e senza troppi indugi, von iniziò la stagione degli sport acquatici nel 1927 con la sua Opel II.

Opel II partecipò alla sua prima gara, il Motorboat Meeting sulla Senna, nell’estate del 1927. Era la prima volta che un motoscafo tedesco appariva  in Francia dalla fine della prima guerra mondiale e fu un successo sorprendente.

Von Opel ha vinse con un netto vantaggio la “Coupe de France” il 12 luglio. Solo due giorni dopo, Opel II ricevette il “Premio Speciale del Ministero della Navigazione Francese” acclamato dagli spettatori parigini ed esaltato dalla stampa tedesca.

Solo qualche mese dopo, il 13 ottobre, von Opel fece di nuovo scalpore – questa volta con alcune acrobazie temerarie. Mentre l’Opel II sfrecciava attraverso Templiner See, l’acrobata aerea Fritz Schindler salì su una scala di corda su un biplano RK 2a “Pelikan” in volo e tornò giù di nuovo a 100 km / h poco dopo. L’audace acrobazia segnò una sorta di transizione dal 1927 – un anno straordinariamente positivo per gli sport acquatici – al 1928, anno in cui von Opel si dedicò agli esperimenti di volo e missilistica.

Il socio Roberto Donati  ha realizzato un modello in scala dell’Opel II partendo dalla scarna documentazione presente su internet (foto dello scafo, foto di progetti e dimensioni) ed utilizzando materiali molto comuni per i modellisti quali plasticare e milliput nonché materiali di uso comune quali ottone, plastica e legno.

Il tocco finale e ciliegina sulla torta è stato costituito dalle decal autoprodotte.  Complimenti vivissimi a Roberto