Il socio Paolo Vaccari oggi ci propone un’altro dei suoi notevoli lavori in 54mm :Il barone Louise-François Lejeaune.

Questo personaggio storico lo potremmo definire veramente eclettico: é stato nella sua vita generale, pittore e litografo, sindaco e direttore di una scuola di Belle Arti. Il suo nome è addirittura inciso sull’Arco di Trionfo a Parigi.

Ritratto di Louis-François Lejeune ad opera di Constantin Prévost

Dipingere fu la sua iniziale vocazione ed infatti iniziò a studiare pittura nello studio di Pierre-Henri de Valenciennes, ma abbandonò gli studi nel 1792 per arruolarsi nella Compagnie des arts de Paris, unità militare composta principalmente da Studenti di Belle Arti partecipando alla battaglia di Valmy nello stesso anno.

Dopo aver partecipato con valore ad una serie di battaglie, nel 1800 divenne Aiutante di Campo del Maresciallo Berthier, e partecipò a quasi tutte le Campagne napoleoniche.

Gli venne conferita la Legion d’Onore dopo l’assedio di Saragozza e, nel 1812, durante la Campagna di Russia, fu nominato Generale di brigata.

In quella sfortunata impresa, abbandonò il suo battaglione durante la ritirata, seriamente provato da un congelamento della faccia, e per questo venne fatto arrestare da Napoleone. Nel 1813 fu ccarcerato nel 1813 e venne riammesso nell’esercito dove il suo valore gli fece bne presto riguadagnare l’onore le posizioni perdute.

Venne nominato Ufficiale della Legion d’Onore e Commendatore dell’Ordine militare di Massimiliano Giuseppe. Nella battaglia di Hoyersverda si gettò  tra le linee nemiche sconfiggendo l’artiglieria prussiana e salvando il maresciallo Oudinot e il suo esercito. Lasciò infine l’esercito nel 1813.

Nel 1837 divenne Direttore della Scuola di Belle Arti di Tolosa. Divenne sindaco della stessa città nel 1841, dove morì nel 1848.

Come pittore produsse un’importante serie di dipinti di battaglie basandosi sulle proprie esperienze, portandosi pennelli e facendo addirittura studi sui campi di battaglia.

Sentiamo ora cosa ci dice Paolo della fase realizzativa:

Pezzo anche questo della Metal Modeles, a mio parere decisamente difficoltoso,  al quale non ho apportato modifiche. Come ambientazione ho utilizzato un vecchio kit Romeo Models adattato alla dimensione della basetta