Il nostro Marco Ardondi ci presenta il suo ultimo lavoro: il Diorama Sturmgeschütz IV (Normandia, 1944). Sentiamo cosa ci racconta.

La Storia

Il diorama, ambientato nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale, rappresenta un momento della cosiddetta Operazione Overlord, nome in codice che americani e inglesi scelsero per indicare l’operazione di sbarco sul continente europeo.

Scopo di questa grande operazione, iniziata il 6 giugno 1944 con il famoso D-Day, era di stabilire una testa di ponte sulla terraferma per poi invadere la Normandia e, quindi, liberare Parigi. Con il totale dominio dell’aria e un’accurata organizzazione logistica gli Alleati, verso la fine di giugno del 1944, erano riusciti seppure con diverse difficoltà  a conquistare una salda testa di ponte nel nord della Francia. Da lì poi gli Alleati, dopo aver conquistato la Bretagna, occupato Caen e sconfitto i tedeschi nella sacca di Falaise, sarebbero riusciti poi ad attaccare la Germania nazista. La campagna in Normandia consentì l’apertura di un secondo fronte (oltre a quello italiano) che avrebbe ridotto in questo modo la pressione sui sovietici, a est, e permesso di concludere la guerra in Europa più rapidamente e con esiti più positivi per gli anglo-americani.

 

Il diorama

Il mezzo collocato all’interno della scenetta è un semovente d’artiglieria chiamato Sturmgeschütz IV, o più brevemente StuG IV. Questo mezzo è il risultato dell’unione della casamatta corazzata dello Sturmgeschütz III (altro semovente d’artiglieria) con lo scafo e telaio del Panzer IV. Armato con un cannone da 75 mm venne distribuito ai reparti dell’artiglieria d’assalto (Sturmgeschütz-Brigade e Sturmgeschütz-Abteilung).

Lo “StuG IV” della scenetta appartiene alla 17. SS-Panzergrenadier-Division “Götz von Berlichingen“. Questa divisione venne creata nell’ottobre 1943 e dopo un breve periodo di addestramento svolto in Francia ebbe il battesimo di fuoco in Normandia l’11 giugno quando si scontrò con la 101st Airborne Division nei pressi di Carentan.

Il kit, in scala 1:35, è della Tamiya (codice 35087) e si assembla abbastanza facilmente. Essendo ambientato in Normandia, al modello ho aggiunto la zimmerit, una pasta contro le mine magnetiche applicata sui carri armati tedeschi fino al settembre 1944. Tutto il modello è stato dipinto con i colori acrilici AK della linea Real Color con il classico tema a tre tonalità: dunkelgelb (RAL 7028), rotbraun (RAL 8017) e olivgrun (RAL 6003). Per le parti più piccole e gli accessori ho invece utilizzato vari colori della linea Vallejo e Andrea.   Tutto il mezzo è stato poi invecchiato e sporcato con vari prodotti provenienti da diverse marche.

Riguardo i tre figurini, della ditta Masterbox (codice 35208) sono stati dipinti a pennello con i colori Vallejo e Andrea; essendo l’equipaggio del mezzo delle Waffen SS, ai figurini ho modificato le mostrine, le spalline e i simboli vari dell’uniforme.

La scenetta rappresenta la divisione “Berlichingen” situata nei pressi di Carentan, nel giugno 1944. La chiesa in rovina giaceva nel mio “magazzino” degli accessori per diorama, assieme ai cartelli stradali, bidoni e taniche. L’edificio è stato dipinto prima ad aerograafo poi, nei particolari, a pennello e successivamente invecchiato. La porta della chiesa e la cornice del quadro all’interno, realizzati con vari listelli di legno, sono stati dipinti e invecchiati con colori Vallejo e vari lavaggi di nero-marrone scuro; riguardo il dipinto del quadro è stato invece rimpicciolito e stampato da pc.

Per il terreno, essendo ambientato in campagna, ho utilizzato come base il prodotto AK 8021 “pasta terreno effetto terra chiara”, successivamente dipinto ad aerografo; per dargli un tocco di realismo il terreno è stato “sporcato” con vari pigmenti della ditta Ak e Ammo of Mig. Per l’erba, invece, ho utilizzato quella statica della ditta DioramaPresepe.

Con questa scenetta ho vinto nel 2021 la mia prima medaglia di bronzo al concorso modellistico di Euroma. Questo riconoscimento, oltre che darmi una grande soddisfazione, e anche una motivazione a fare sempre meglio.