Ecco finalmente una socia del museo proporsi con la sua ultima realizzazione dal grande significato storico. Paola Ferrari  ci propone un  Portastendardo del Xlll sec. appartenete all’Ordine dei Cavalieri  Teutonici  di Livonia, impegnato nella  battaglia del lago Peipus avvenuta 5 Aprile 1242.

Il soggetto di Paola  stato dipinto con colori acrilici,modificando il pezzo originale della Elisena  Miniatures, con l’aggiunta del mantello  e gualdrappa modellati a mano e ricostruendo completamente lo stendardo.

Ma ritorniamo alla storia del nostro cavaliere parlando dell’OrdineTeutonico  e dell’Ordine di Livonaia. Le origini dell’ Ordine Teutonico risalgono alla fondazione di un ospedale da campo fondato da alcuni mercanti di Brema e Lubecca nel 1190 in Terra Santa durante l’assedio di Acri. Nel 1198 l’originale comunità ospedaliera venne trasformata in un Ordine Religioso-Cavalleresco con lo scopo di proteggere i pellegrini germanici che si recavano in Terresanta.  Ben presto, nei Paesi Baltici, l’Ordine istituì un proprio governo creando un vero proprio stato (Stato Monastico dell’Ordine Teutonico) che, alla fine del XIV secolo, aveva una superficie di 200.000 chilometri quadrati.

L’Ordine di Livonia, di cui faceva parte il nostro cavaliere,  fu un’autonoma sezione  dell’Ordine teutonico costituitasi nel 1237. Il nome deriva dalla regione in cui nacque.

I cavalieri teutonici di Livonia,  combatterono tra le file dell’Ordine Teutonico che cercava di espandere i suoi domini ad est. La loro avanzata, motivata come crociata “settentrionale” contro le popolazioni russe pagane e cristiane ortodosse, fu fermata da una disastroasa sconfitta  ottenuta in  un’epica battaglia condotta sulle rive del lago Peipus contro i russi comandati da Alessandro  Nevsky avvenuta, come abbiamo già detto,il 5 Aprile 1242.

I principi russi misero a disposizione di Nevsky  un esercito di contadini e pescatori inesperti ma molto motivati e con poca voglia di essere sottomessi ai nuovi invasori provenienti dal nord. Il nostro condottiero non si avvilì, addestrò come gli fu possibile i suoi uomini e con loro fece, infine,  mirabilie.

L’abile condottiero mise in atto manovre a sorpresa costringendo l’avversario lungo una via obbligata che portava al lago di Peipus.

I1 5 aprile del 1242 i teutonici arrivarono in quel luogo che altri chiamavano Lago dei Ciudi e che dovevano  per forza attraversare, essendo tale lago ghiacciato.

La lastra di ghiaccio che lo ricopriva però si stava sciogliendo per l’arrivo della primavera ed i cavalieri, più i cavalli , più le pesantissime corazze degli uni e degli altri furono un peso eccessivo per la coltre gelata che cedette.

Una gran parte dell’esercito teutonico mori affogata ed i superstiti furono preda del nemico. Fu la fine delle velleità di dominio degli Ordini Cavallereschi Teutonici in quelle terre.

 

Nella sala del poggio, presso il nostro museo, è presente un diorama che rappresenta questo episodio storico.