Oggi parliamo di un diorama, davvero particolare, fatto utilizzando una delle nostre stampe 3D ad opera del socio Roberto Donati: The Division Bell.

 

LA STAMPANTE 3D

Il tempo scorre e la tecnologia evolve. Ed il Museo del Modellismo Storico non poteva assolutamente rimanere indietro. A meta dello scorso anno ci siamo dotati di una stampante 3D a resina di ottima qualità. Dopo un periodo iniziale di addestramento e di difficoltà abbiamo messo sotto controllo la stampante ed ora otteniamo stampe di ottima qualità.

Oggi parliamo di un diorama, davvero particolare, fatto utilizzando una delle nostre stampe 3D ad opera del socio Roberto Donati: The Division Bell. Sentiamo cosa ci racconta Roberto

 

LA STORIA

Quando eravamo ragazzini li chiamavamo complessi, oggi con quel nome si identificano solo i problemi caratteriali. Per parlare correttamente devi dire “gruppi” o se sei anglosassone “Band”. Chiamateli come diavolo volete ma fra loro ci son stati fior di musicisti e compositori.

Bisogna dire che noi che abbiamo aperto gli occhi intorno alla metà del secolo scorso abbiamo goduto d’un lunga e forte ventata di musica straordinaria. Ricordare i protagonisti non sarebbe esaustivo ma nessuno può dimenticare nomi come i britannici Beatles (i più grandi) e Stones, Who, gli statunitensi Creedence Clearwater Revival ed i più divertenti Beach Boys.

Si potrebbe andar avanti per pagine, ma l’elenco rimarrebbe sempre incompleto, ma mai si dovrà dimenticare il nome dei Pink  Floyd sicuramente portatori di grande originalità in ambito musicale ed autori di pezzi che rimarranno negli anni. Tradotto il nome significa Fluido Rosa…. Non un gran significato, se non per un gruppo italiano così denominato ce canta solo i componimenti dei Pink. No, l’appellativo trovato in fretta e furia, altro non è che la somma dei nomi di due musicisti blues di colore statunitensi.

Bene, arrivati al loro quattordicesimo ed ultimo album (a parte The Endless River sbucato dopo vent’ anni) i Pink Floyd, che già avevano perso Roger Waters, pubblicarono nel 1994 l’album “The Division Bell’’. Il titolo è strano, infatti la “Division Bell” è la campana che nel parlamento inglese richiama i deputati al voto. Strano fino ad un certo punto perché trovare qualcosa di non strano nei Pink Floyd …è strano.

La copertina dell’album vede due enormi facce metalliche schiacciate, quasi di mano di Modigliani o se preferite prese dai monoliti dell’isola di Pasqua. Sono poste in modo che si guardino. Sono in lamiera imbullonata e site in campagna nella contea di Cambridgeshire. Sullo sfondo la cattedrale di Ely, col nome completo di “Santa ed Indivisibile Trinità di Ely”. Le sculture sono di Aden Hynes e John Robertson. Oggi le” faccione” più famose del mondo musicale sono conservate al Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland, in Ohio.

Copertina originale dell’album “The Division Bell”

 

IL DIORAMA

Uno dei nostri soci è appassionato di Pink Floyd ed ha comprato su internet queste sculture in un file stampabile in 3D. Allora via alla stampa, lavaggio, essicazione etc. Gli oggetti stampati una volta ripuliti e coperti di un sottile strato di primer sono stati verniciati in colore metallico. Le chiodature sono state realizzate con decal che ho fatto al computer, perché se fatte a mano sarebbero risultate irregolari.

I due pezzi sono poi stati posizionati su una piccola base dotata di sfondo. Abbiamo cercato di replicare i colori della copertina non quelli della foto reale, che esiste perché ovviamente …troppo reali per il modo di vedere della “band”.

Il prodotto finito è gradevole e segue altri modelli esposti derivati da opere d’arte presenti in Museo, come ad esempio Modigliani, Lautrec, Bosch. È la dimostrazione che tutto può diventare oggetto di realizzazioni modellistiche……anche la musica.