Oggi il socio Silvano Zanforlin ci presenta la sua ultima realizzazione, come sempre a tema navale: Il cannone da Marina francese – 36 libbre

La Storia

L’idea dell’artiglieria navale risale all’epoca classica. Nel suo Commentarii de Bello Gallico, Giulio Cesare parla di un uso di catapulte navali contro i britannici sulla terraferma. I dromoni dell’Impero bizantino, invece, trasportavano catapulte e lanciafiamme sul ponte principale.

Dal tardo Medioevo in poi, le navi da guerra iniziarono a trasportare cannoni di vari calibri. L’invasione dell’isola di Java da parte dei Mongoli del 1293 introdusse l’uso di cannoni all’interno della guerra navale, come testimoniati dai Cetbang dell’Impero Majapahit. A partire dal 1470, sia la marina portoghese che quella veneziana sperimentarono i cannoni come armi anti-nave.

                                                                                              Cannone Navale Veneziano

L’artiglieria e la tattica navali rimasero relativamente costanti durante il periodo 1571-1862, con grandi navi da guerra navali in legno alimentate a vela che montarono una grande varietà di diversi tipi e dimensioni di cannoni come armamento principale. Entro il 1650, la linea di battaglia si era sviluppata come una tattica che poteva trarre vantaggio dall’armamento di bordo. Numeri e calibro differivano in qualche modo con le tattiche preferite.

Francia e Spagna hanno tentavano di immobilizzare le navi distruggendole con fuoco accurato a lungo raggio dalle loro navi più veloci e più manovrabili, mentre l’Inghilterra e la Repubblica olandese favorivano il fuoco rapido a distanza ravvicinata per frantumare lo scafo di una nave e disabilitare il suo equipaggio. Una tipica bordata di una nave della Royal Navy della fine del XVIII secolo poteva essere sparata 2-3 volte in circa 5 minuti, a seconda dell’addestramento dell’equipaggio.

Cannone navale inglese XXVIII Secolo

Gli equipaggi francesi e spagnoli in genere impiegavano il doppio del tempo per sparare una bordata mirata. Un vascello XVIII secolo in genere montava cannoni lunghi da 32 e 36 libbre su un ponte inferiore e 18 o 24 libbre su un ponte superiore, con circa 12 libbre sul castello di prua e sul ponte di prua.

 

Il modello

Diamo la parola a Silvano:

Il modello rappresentato, raffigura un cannone da Marina francese da 36 libbre, pezzo ad avancarica del tipo classico uno dei più potenti come calibro della sua epoca (1750). Faceva parte delle batterie basse dei vascelli di Iº e IIº e fu certamente imbarcato sul vascello “Le Phenix”. Il modello è della ditta MantuaModel migliorato nella costruzione del ponte, della murata e tutte le varie imbracature del cannone stesso.