Il nostro socio Davide Fogliadini ci presenta la sua ultima opera: il Guerriero Lakota – Little Bighorn – 1876.

Sentiamo cosa ci racconta: Una tavola immagine scovata su pintetest mi ha ispirato per questo lavoro. Protagonista la bandiera strappata al Settimo Cavalleggeri e, da appassionato dei nativi americani, non potevo che ricrearla: ripercorrerendo la battaglia ma ricordardando anche la incosciente arroganza di Custer il quale, nonostante l’avvertimento dei suoi scout crow si gettò a capofitto condannando a morte tutti i suoi uomini. a parte quel tal John Martin

La Tavola di Z. S. Liang che ha ispirato Davide

La Storia

Toro Seduto e Cavallo Pazzo leader dei Sioux delle Grandi Pianure, si opposero strenuamente agli sforzi compiuti a metà del XIX secolo dal governo statunitense per confinare il loro popolo in riserve indiane. Nel 1875, dopo la scoperta dell’oro nelle Black Hills del Sud Dakota, l’esercito americano ignorò i precedenti accordi del trattato e invase la regione. Questo tradimento portò molti Sioux e Cheyenne a lasciare le loro riserve e a raggiungere Toro Seduto e Cavallo Pazzo nel Montana. Nella tarda primavera del 1876, più di 10.000 nativi americani si erano riuniti in un accampamento lungo il fiume Little sfidando l’ordine del Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti di tornare alle loro riserve o di rischiare di essere attaccati.

Dopo un primo scontro perdente con i nativi americani respinse il generale Alfred Terry ordinò al 7° Cavalleggeri di George Custer di andare in avanscoperta alla ricerca di truppe nemiche. La mattina del 25 giugno, Custer si avvicinò all’accampamento e decise di proseguire piuttosto che aspettare i rinforzi ed ignorando il numero di indiani accampati, entrando nella valle del Little Bighorn. Toro Seduto radunò i guerrieri e si occupò della sicurezza delle donne e dei bambini, mentre Cavallo Pazzo partì con una grande forza per affrontare gli attaccanti. Nonostante i disperati tentativi di Custer di raggruppare i suoi uomini, questi furono rapidamente sopraffatti. Custer e circa 200 uomini del suo battaglione furono attaccati da ben 3.000 nativi americani; nel giro di un’ora, Custer e tutti i suoi soldati erano morti.

La battaglia di Little Bighorn

 

La Battaglia del Little Bighorn, chiamata anche Custer’s Last Stand, segnò la più decisiva vittoria dei nativi americani e la peggiore sconfitta dell’esercito americano nella lunga guerra delle pianure indiane. La sconfitta di Custer e dei suoi uomini indignò molti bianchi americani e confermò l’immagine degli indiani come selvaggi e assetati di sangue. Nel frattempo, il governo degli Stati Uniti intensificò gli sforzi per sottomettere le tribù. Nel giro di cinque anni, quasi tutti i Sioux e i Cheyenne furono confinati in riserve

 

Il modello

Per il cavallo ho usato come sempre un pezzo della Cronos Miniature mentre il figurino è un Altores modificato. Il Winchester è della Geg. Il vessillo come la coperta è fatto con Magic e Apoxie mescolati, mentre il puntale è in plastica con stelo dello stesso materiale.

Base acrilica data ad aerografo e stelline ad olio… Insanguinata con “spruzzi” ad olio e sporcata con pigmenti Revell che avranno ormai 15 anni… Cavallo aerografato e poi “ridipinto” ad olio così come incarnato del nativo… Leggins e accessori interamente in acrilico. Terreno e vegetazione aerografo ed acrilico… Grazie a Giovanni Balzarani fido “basettaro”!