Oggi il socio Alessandro Bellato ci presenta il suo ultimo lavoro: il caccia Republic F-105 Thunderchief.

 

La Storia

L’F-105 fu progettato come cacciabombardiere supersonico, monoposto, in grado di trasportare e lanciare anche armi nucleari. Nacque da un progetto del 1951 per sostituire il cacciabombardiere F-84F. Il prototipo volò per la prima volta nell’ottobre 1955 e la Republic consegnò il primo velivolo di produzione all’US Air Force (USAF) nel 1958.

La variante F-105D era un cacciabombardiere multiuso su cui vennero implementate alcune modifiche. Il vano armi originale, progettato per armi nucleari, fu sigillato e dotato di serbatoi supplementari per il carburante. Le bombe erano trasportate su rastrelliere multiple sulla linea centrale della fusoliera e sui piloni delle ali. L’aereo era dotato anche di una sonda retrattile per il rifornimento in volo. Il primo F-105D volò il 9 giugno 1959.

 

 

I Thunderchief F105 furono impiegati dalla USAF in Vietnam, partecipando a più di 20.000 missioni di combattimento. L’esito non fu positivo: 350 Thunderchief furono persi in combattimento, la maggior parte a causa del fuoco della contraerea nordvietnamita. Si trattava di più della metà di tutti i Thunderchief costruiti.

L’F-105 era stato progettato per una campagna nucleare di breve durata, il che ha portato a carenze che si sono rivelate evidenti in una lunga guerra convenzionale.
La sottigliezza delle ali imponeva di collocare i serbatoi del carburante e i carrelli d’atterraggio nella fusoliera, e i cilindri idraulici che azionavano gli alettoni eranosottodimensionati. L’ala piccola e molto caricata causava una velocità di atterraggio quasi inaccettabile, anche dopo aver aggiunto i flap sul bordo d’attacco e d’uscita. A questo andavano aggiunti una serie di problemi usciti durante la routine di utilizzo: cortocircuiti elettrici e perdite idrauliche, infiltrazioni di acqua ed anche il surriscaldamento dell’area del postbruciatore della fusoliera che causava talvolta esplosioni.

A causa di tutti questi problemi, la produzione inziale prevista di 1.500 aerei venne drasticamente ridimensionata ed alla fine furono costruiti solo 610 esemplari. Questo aereo cessò il servizio attivo nel 1984

 

In definitiva, mentre il nome Thunderchief era attraente e prestigioso per la ditta produttrice e per il dipartimento di pubbliche relazione USAF, coloro che volavano ed operavano su questo caccia, il più pesante dell’epoca, usavano un altro nome: Thud (tonfo) dal rumore prodotto ogni volta che le sue 50.000 libbre di metallo che impattavano la pista di atterraggio a velocità quasi incontrollata.

 

Il modello

Sentiamo cosa ci dice Alessandro della sua ultima creatura:

Sono partito da un kit della trumpeter 1/72. Ho fatto modifiche all’abitacolo, usato cockpit Aires in resina, sostuito le ruote del kit con altre in resina.

Ho modificato il carrello e per la verniciatura ho usato smalti Testors, Revell e Humbrol. La basetta è autocostruita, fatta con un foglio di cartone verniciato. Ho utilizzato tutti i sistemi di invecchiamento e sporcatura nonché filtri sul colore, effetto scoloritura ed evidenziazione pannellatura con schiariture ad aerografo.

Questo esemplare di F105D usato in Vietnam è stato colorato con la livrea mimetica del 1967 del 388th Tactical Fighter Wing, 421st Tactical Fighter Squadron, durante la sua assegnazione a Korat RTAB, in Thailandia