Riprendiamo oggi la pubblicazione di articoli realtivi ai lavori dei nostri soci. E per riprendere alla grande quale migliore scelta se non quella di presentarvi un’opera del nostro presidente Emanuele Cinelli: una FERRARI ENZO BONNEVILLE 2010  ? La parola a Emanuele..

Biturbo, cerchi lenticolari e pneumatici a basso attrito: ecco la ricetta perfetta per sfiorare i 400 km/h sul lago salato di Bonneville con una Ferrari Enzo: la GT più veloce del mondo.

Il record è stato stabilito nel 2010 dall’americano Richard Losee, proprietario di uno dei 399 esemplari della 6 litri V8 di Maranello costruita dal 2002 al 2004. La vettura, per l’occasione, ha ricevuto un adeguato aggiornamento alla meccanica e all’aerodinamica.

                                                                                            Bonneville Speed Week 2010

Il primato, che appartiene alla categoria C (vetture a meccanica preparata con cilindrata di 6 litri), è stato raggiunto sul lago salato di Bonneville dove ha raggiunto una velocità di punta di 384 km/h a una media sui due passaggi di 383,3 km/h.

Per quanto riguarda la meccanica, la Enzo GT è stata equipaggiata con un doppio turboconpressore e un nuovo impianto di scarico, mentre la parte aerodinamica è stata migliorata da quattro cerchi lenticolari con pneumatici a basso attrito.

Il record di Losee, tuttavia, non è stato raggiunto con facilità. In passato, erano stati effettuati alcuni tentativi, tutti andati a vuoto a causa dell’imperfetta preparazione della vettura.

Per quanto riguarda il modello sono partito da una Ferrari Enzo di serie della Tamiya in scala 1/24, tra l’altro un magnifico kit tutto apribile. Questo mi ha permesso di apportare una moltitudine di modifiche necessarie per trasformare la vettura di serie in quella da record.

Gli interventi più significativi sono stati l’autocostruzione di gran parte dell’abitacolo, delle ruote e di molti dettagli del motore, a cui si vanno ad aggiungere molti altri dettagli su tutta la vettura. Per migliorare l’effetto finale del modello mi sono aiutato anche con l’utilizzo di fotoincisioni e decals effetto carbonio della ditta giapponese “Studio 24”. Inoltre le decals che compaiono sulla carrozzeria sono state disegnate e realizzate