L’AEROPORTO

Nella parete di fondo, potete ammirare una pittura murale che rappresenta il nostro vecchio aeroporto militare per dirigibili di Ferrara, con la chiesa di S. Giorgio che compare sullo sfondo.

 

L’hangar lascia intravvedere il dirigibile Ferrara mentre in primo piano vi sono gli aerei Newport di scorta. A quest’aspetto rivestito dalla nostra città a inizio novecento ovvero quello di essere uno degli aeroporti militari per dirigibili più importanti d’Italia, non viene molto spesso data la rilevanza storica che  meriterebbe.

Richiamiamo ora la vostra attenzione su due modelli interamente auto costruiti.

Si tratta di un Macchi 202 

e di un Fiat G55

che sono stati costruiti su base di disegni originali e realizzati in plasticard, partendo cioè da fogli di stirene di vario spessore opportunamente ritagliati e modellati.

Nella vetrina murale più grande potrete vedere i folli tentativi dell’aereonautica tedesca di fine conflitto, quando si pensava di contrastare l’avanzata degli alleati con strampalate idee come aerei dalle ali taglienti per segare le ali altrui, missili filoguidati per abbattere i bombardieri in arrivo, strani ibridi tra missili e aeroplani lanciati da rampe che, diremmo, dovevano essere guidati da folli.

 

Nella vetrina di fronte a voi, appena entrati troverete ‘Lo Sparviero’.  Questo modello, creato da uno dei soci del museo, ha vinto il titolo mondiale, nella sezione aerei, durante il campionato mondiale di modellismo tenutosi a Roma nel 2002. E’ un’opera della massima precisione, infatti tutta l’ossatura è in tondino d’ottone saldato a caldo.

Lo Sparviero è in realtà l’aereo Savoia Marchetti S.M.79 conosciuto anche come “Gobbo Maledetto”.  Per un certo periodo fu l’aereo più veloce del mondo. Era costruito in tela, legno e poco metallo ed era pertanto molto difficile da abbattere. Molte riparazioni per i colpi     ricevuti venivano effettuate addirittura in volo. Era spinto da tre motori radiali prima Piaggio poi Alfa Romeo. Quest’aereo ricoprì molti ruoli:  aereo per trasporto veloce nella versione civile, aereo da record, ricognitore, bombardiere e silurante. Fu l’aereo italiano maggiormente prodotto negli anni. La lunghissima vita di questo mezzo si concluse in Libano, che ne acquistò gli ultimi esemplari nel 1959.

Nella stessa vetrina, un altro vanto dell’Aeronautica Italiana, l’idrovolante guidato dal Maresciallo Francesco Agello.

Creato nel 1930 presso il R.A.V. (Reparto Alta Velocità) di Desenzano del Garda, questo aereo ottenne nel 1934 un incredibile record di velocità sfondando il muro dei 700 Km/h. Questo fu il risultato di una soluzione tecnica geniale per quei tempi: l’adozione di  due motori FIAT AS.5 che pilotavano due eliche assiali controrotanti

Nelle altre vetrine potrete ammirare un grande numero di diorami e modelli di mezzi corazzati con riferimento prevalentemente alla seconda guerra mondiale.